9. Storia dell’archivio

Un archivio storico è lo scrigno che racchiude, organizza e racconta la storia di un ente, una persona, un’azienda ecc. La corretta gestione e conservazione degli archivi e dei documenti d’archivio è pertanto materia seria ed è regolamentata dalla legge italiana. Esistono infatti organi, quali le soprintendenze archivistiche e gli archivi di Stato, che sono deputati a vigilare sulla gestione documentale e sulla conservazione della documentazione di enti pubblici, ma anche di enti privati considerati di particolare rilevanza storica.

Attorno ad un archivio si deve quindi sviluppare obbligatoriamente tutta una serie di attività volte a preservarlo.

Riordinamenti, schedature, descrizioni, programmazione della conservazione illimitata per la documentazione che lo richieda. Tutte queste attività se realizzate correttamente e con le modalità stabilite dalla legge, lasciano traccia nell’archivio stesso.

Il comune di Carrù, già in passato, si è dimostrato particolarmente sensibile alla conservazione del suo archivio storico. In particolare a fine Ottocento si verificò un periodo di grande attenzione che portò alla redazione di una discreta quantità di inventari e elenchi di documentazione d’archivio.

2 Archivio storico del comune di Carrù, raccolta di inventari d’archivio, fine XIX secolo.

Particolarmente emozionante è constatare che già alla fine del XIX secolo il comune di Carrù fosse così attento alla propria documentazione. Specialmente per un motivo molto specifico. 

La disciplina archivistica infatti, pur affondando le proprie radici già nell’antichità greco-romana, venne scientificamente formata e teorizzata in un periodo abbastanza recente, tra la metà dell’Ottocento e gli anni ’20 del Novecento. Possiamo dire che, recependo le indicazioni della prefettura, nel 1892, Carrù si dimostrò un ente particolarmente sensibile e all’avanguardia.


Proprio grazie a questa attenzione dimostrata in passato ancora oggi possiamo ammirare, nell’archivio comunale di Carrù, documenti preziosissimi come gli Statuti comunali del 1380 o la serie delle pergamene antiche delle quali vennero nel tempo realizzati elenchi e inventari specifici. A volte legati a esigenze di trascrizione e traduzione delle stesse.