Il Comune di Carrù ha 4.329 abitanti e si trova in provincia di Cuneo ed è situato all’inizio della Langa, infatti è anche detto Pòrta dla Langa.
I primi abitanti del territorio furono i Celti Bagienni. Nel Medioevo fece parte della Contea di Bredolo (Mondovì) e nel 901 passò sotto i Vescovi d’Asti. Nel 1250 fu ceduta nuovamente al comune di Mondovì alla famiglia dei Bressano. Sottomessosi agli Angiò, Carrù passò nel 1258 alla famiglia francese e nel 1318 ai principi d’Acaia sino al 1370, anno in cui passò sotto al marchese di Monferrato. Passò quindi sotto i marchesi di Ceva nel 1372 e nel 1418 sotto Ludovico Costa, Luogotenente del principe Ludovico d’Acaia: il feudo resterà nominalmente alla famiglia Costa sino al 1872. Nel XVI secolo Carrù fu preda di saccheggi e di stragi da parte delle truppe francesi e spagnole, nonché decimata da pestilenze e carestie. I Carruccesi si vendicarono nel 1704 quando durante la secessione in Spagna furono tenute prigioniere duecento truppe provenienti da Francia e Spagna. Nel 1706 più di trecento Carruccesi presero parte alla difesa di Torino contro i Franco-Ispanici , i quali tra il 1726 ed il 1728, transitando per la zona, si fecero rifornire dagli abitanti del paese, assestando un duro colpo all’economia della zona. A Carrù transitò pure Napoleone Bonaparte, la sera del 23 aprile 1796 (dopo le vittorie sulle truppe austro-ungariche a Dego, Cairo Montenotte, Cosseria, Millesimo, San Michele Mondovì e Mondovì), durante la sua discesa in Italia. Le sue armate si fermarono a dormire sulla collina Preosa, mentre Napoleone dormì in paese, in una casa nell’odierna via Mazzini appartenente all’avvocato Piero Antonio Massimino, decretando che 60.539 lire dovevano essere date ai suoi soldati come tassa da parte dei cittadini. Nel 1799 si stanziarono le truppe austro-russe che, dopo le razzie dei francesi, depredarono Carrù di viveri e ai cittadini furono imposte pesanti tasse. Dopo la Battaglia di Marengo nel 1800 i francesi tornarono a Carrù, devastando la campagna ed imponendo nuovi e pesanti tasse, rimanendovi sino al 1815, l’anno della restaurazione. Durante la Seconda Guerra Mondiale. le truppe tedesche presero il controllo del castello di Carrù (oggi sede della Banca Alpi Marittime) e durante il periodo della liberazione morirono diciassette partigiani Carruccesi nel tentativo di liberare il paese, tra i quali era presente Giuseppe Perotti (Medaglia d’oro al Valor Militare).
Leggenda della “Dama Blu”

Paola Cristina del Carretto era la moglie di Gerolamo Costa, padrone di Carrù ed entrambi si dilettavano con la caccia e una freccia fu fatale alla Dama. In un quadro indossa i panni della dea Diana cacciatrice con vesti blu: è per questo che è conosciuta come la Dama Blu.
Non si è mai saputo chi fosse stato ad ucciderla il primo venerdì del settembre 1663: si dice tuttavia che ogni primo venerdì del mese la dama esca da questa tela, che si trova nel castello, per cercare ancora il suo assassino. Carrù – Wikipedia
In questo sito non ci si vuole sostituire gli storici quindi si propongono alcuni indirizzi web di approfondimento storico, il dei quali contiene la scheda territoriale del luogo
Carrù | www.centrocasalis.it (archiviocasalis.it)
Si vedano anche su Youtube i video di Remo Schellino
Per uno sguardo turistico si veda invece